Impianto fanghi attivi


Il raggiungimento dei limiti imposti dalla tabella A della legge 319/76 può essere ottenuto in modo economicamente conveniente solo grazie all’utilizzo di un processo biologico aerobico a fanghi attivi, da realizzarsi a valle di un processo di chiarificazione (Vasca Imhoff)

La SA.MA.CE., propone un impianto di fanghi attivi con due tipi di trattamento:

  • Primario di sedimentazione e digestione anaerobica dei fanghi con il chiarificatore Imhoff;
  • Secondario ad ossidazione totale con vasca a fanghi attivi.

L’aliquota residua (circa il 70%) del carico organico presente nell’effluente della Imhoff, in forma disciolta e colloidale, è eliminata nell’impianto secondario grazie a tre fasi successive distinte di ossidazione, sedimentazione con ricircolo e disinfezione.

Nella fase di ossidazione, che avviene negli scomparti contrassegnati in figura con le lettere A e B, grazie all’ambiente aerobico conseguente all’insufflazione di aria a microbolle, i microrganismi naturalmente presenti nelle acque di scarico, per fenomeni fisici e biologici, assorbono le sostanze organiche trasformandole dalla forma disciolta e colloidale alla forma fioccosa.

I fanghi così prodotti sedimentano nello scomparto C e sono ricircolati nello scomparto A, grazie ad un aspirante (air-lift). Tale ricircolo consente il mantenimento della desiderata concentrazione di massa batterica negli scomparti di ossidazione ed assicura la rapida degradazione del substrato organico.

Il liquame purificato sfiora, invece, nello scomparto D, dove avviene la fase di disinfezione necessaria all’abbattimento dei microrganismi patogeni.

L’impianto fanghi attivi viene suggerito per gli scarichi in ambiente idrico (Vallone, canale, lago, fiume, mare) o per scarichi sul suolo.